News Ambiente – Cassazione: Deposito incontrollato, reato permanente o istantaneo?

La corte di Cassazione, con sentenza del 29 settembre 2016 ha confermato che in tema di gestione dei rifiuti, il reato di deposito incontrollato di   rifiuti ha natura “permanente” se l’attività illecita è prodromica al successivo recupero o smaltimento, delle cose abbandonate, e, quindi, la condotta cessa soltanto con il compimento delle fasi ulteriori rispetto a  quella del rilascio, o, invece, natura “istantanea con effetti eventualmente permanenti”, se l’attività illecita si connota per una volontà  esclusivamente dismissiva dei rifiuti, che, per la sua episodicità, esaurisce  gli effetti della condotta fin dal momento dell’abbandono e non  presuppone una successiva attività gestoria volta al recupero o allo smaltimento. (In motivazione, la Corte ha precisato che, ai fini dell’accertamento della natura giuridica della condotta e, conseguentemente, del “dies a quo” per il decorso del termine di prescrizione, costituiscono significativi indici rivelatori della permanenza la sistematica pluralità di azioni di identico o analogo contenuto ovvero la pertinenza del rifiuto al circuito produttivo dell’agente). (Sez. 3, n. 30910 del 10/06/2014 – dep. 15/07/2014, Ottonello, Rv. 260011).

Cassazione Penale Sez. III, 29 settembre 2016 (udienza 22.03.16), nr. 40652. Rel. Socci