News Ambiente – Attività di recupero: è tale anche se i rifiuti vengono utilizzati per costruire un argine

La preventiva raccolta del materiale e la successiva movimentazione con l’escavatore, effettuate senza alcuna autorizzazione ed al fine di realizzare, un argine al confine della proprietà, configura una attività non autorizzata di raccolta e di recupero/smaltimento di rifiuti. Per “recupero” infatti deve intendersi “qualsiasi operazione il cui principale risultato sia di permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile, sostituendo altri materiali che sarebbero stati altrimenti utilizzati per assolvere una particolare funzione o di prepararli ad assolvere tale funzione, all’interno dell’impianto o nell’economia in generale”. Così la Cassazione Penale traccia i confini del concetto di recupero di rifiuti.

Cass. Pen. Sez. 3, 26 ottobre 2016, n.  44900 – udienza 13 luglio 2016